La dieta vegana è da anni al centro dell’attenzione, vuoi perchè le mode alimentari si stanno diffondendo a vista d’occhio o vuoi perchè si è sviluppata una “coscienza” collettiva (giusta o insensata) rispetto ad ecologia e salute.

Il programma “Le Iene” da tempo si occupano della dieta vegana come cura per il cancro, ma sarà vero? Portano testimonianze di medici e nutrizionisti, ci mostrano le testimonianze di persone che affermano di aver curato il cancro seguendo una dieta vegana, ma prove scientifiche basate su VERE evidenze? E’ noto da tempo che la prevenzione si fa soprattutto a tavola, evitando consumi eccessivi di taluni alimenti: cibi ricchi di grassi saturi come salumi, carni rosse, bibite zuccherate e dolci, chi più ne ha più ne metta!

Ma no bisogna estremizzare i consumi, biologicamente l’uomo è un animale onnivoro, in quanto la mancanza di taluni alimenti di origine animale deve essere integrata con, appunto, integratori; una buon regime alimentare deve basarsi sulla piramide alimentare, studi ne confermano l’efficacia e la confomità, basandosi in primis su vegetali, poi cerali e legumi, latticini e uova, ed alla fine carne. Ma eliminare metà della piramide può consentirci di affrontare il dispendio di nutrienti (proteine, carboidrati, vitamine, oligoelementi, etc.)? Come può un regime alimentare incompleto curare malattie, proprio quando abbiamo bisogno di tutto il pattern dei nostri nutrienti?

La dieta vegana è incompleta, pur rispettando le scelte alimentari di ciscuno, biologicamente manca di nutrienti che dobbiamo integrare (gli integratori non sono alimenti e non hanno la stessa capacità di fornirci i nutrienti come il cibo che mangiamo) e come può, quindi curare patologie che richiedono tanti sforzi al nostro corpo?

Una semplice riflessione che cercheremo di approfondire in appuntamenti settimanali, cercando di evidenziare le mancanze di un regime vegano, ma sottolineando come ogni regime che esclude e/o privilegia alimenti non alla base della piramide alimentare, sia sbagliato